Si è svolto domenica 9 maggio, ad Arezzo il primo torneo di Song of Drums and Shakos, valido per il campionato italiano.
Innanzi tutto bisogna ringraziare Marco Gasbarri, Sergio Laliscia e Andrea Sfiligoi, per la perfetta organizzazione e i premi di cui è stato dotato il torneo.
Anche la presenza di giocatori, 14 in tutto, è stata buona. Devo però osservare che tutti i giocatori presenti provenivano dal circuito del DBA. Questo da un lato lo considero un aspetto positivo e dall’altro negativo.
I giocatori di DBA hanno ormai sviluppato un loro “stile di gioco”, intendendo con questo il clima che si crea ai loro tornei che è di assoluta amicizia, lealtà e di rispetto per l’altro, senza isterismi o lancio di dadi se per sfortuna escono sei “1” di seguito. Questo si è praticamente travasato in SDS, ed è un bene perché ritengo che dia la giusta impostazione, fin dall’inizio, a quello che diventeranno i tornei di SDS.
L’aspetto negativo è che mi aspettavo, trattandosi di un gioco nuovo e visto l’interesse generale che ha suscitato, anche la partecipazione di altri giocatori non provenienti dal DBA, pensavo che potesse essere un’occasione per avvicinare nuovi giocatori al mondo del wargame storico, magari prelevandoli (e quindi “salvandoli” dalle grinfie della GW) dal mondo di Warhammer, visti anche gli aspetti in comune tra i due regolamenti (livello skirmish, composizione delle squadre a punti, miniature “grandi” in 28mm).
Un’altra cosa positiva è che il regolamento permette la più varia composizione delle proprie squadre, con tutto vantaggio per la varietà e impedendo che su 4 partite si rischi di combatterne per lo meno tre contro il solito esercito, come avviene ormai di frequente nel DBA.
Un’altro aspetto positivo è che non ci sono eserciti “più forti” in assoluto, in quanto i diversi tipi di truppe hanno tutti i loro vantaggi e i loro svantaggi. L’abilità del giocatore consiste nel saper sfruttare forza e debolezza a proprio vantaggio, cercando di ottenere il meglio dalla propria squadra..
Come squadra principale avevo scelto la fanteria di linea Inglese appoggiata da un rifle scelto (Uff.le, Sott.le, Portabandiera, tamburino, 7 soldati, 1 Rifle scelto), mentre come secondaria avevo una squadra di fanteria Bavarese con due Schuetzen (1 Uff/le; 1 Sott/le; 1 Portabandiera; 1 Tamburino; 4 fanti di linea; 1 Fante leggero di linea; 1 granatiere di linea; 2 Schuetzen).
Gli inglesi si sono dimostrati un buona squadra se usati con una strategia prettamente difensiva, se riescono ad arroccarsi in una buona posizione riescono a fare una buona dose di danni all’avversario, il loro punto di forza è il rifle scelto che però si deve evitare di lasciarlo a portata di tiro del nemico perché diventerà il bersaglio preferito di ogni tiratore avversario. Con gli inglesi ho ottenuto una sconfitta contro i Veliti della Guardia Reale Italiana e due pareggi contro due squadre francesi miste.
L’unica vittoria del torneo l’ho ottenuta con i Bavaresi che in teoria sono una squadra abbastanza debole, considerando che i fanti di linea sono “inesperti” e devono quindi testare il morale in caso di morte istantanea di un loro commilitone entro una lunga. Con il senno di poi e forse anche perché essendo la prima squadra per SDS che ho dipinto, è anche quella con cui avevo accumulato più “ore di gioco”, devo dire che forse avrei dovuto usarla come squadra principale.
Rispetto agli inglesi ha il vantaggio di avere il Sott.le armato di moschetto e quindi di disporre di nove figure che possono sparare contro le otto degli inglesi. Inoltre la presenza dei due Shuetzen (armati di rifle al pari dell’inglese) permettono un buon fuoco con effetti letali a distanza, anche in caso di uccisione di uno dei due. Altro vantaggio è la presenza del fante leggero di linea, che se messo in gruppo con i due Shuetzen consente di avere tre figure che possono muoversi in terreno difficile senza limitazioni; inoltre poichè può ricaricare e sparare nello stesso turno (a patto di disporre di tre azioni) consente di fornire anche una certa difesa ai due Schuetzen mentre sono impegnati a ricaricare le loro armi.
Da non disprezzare il granatiere di linea che per la sua “forza” si rivela utile nelle mischie.
Al torneo si sono trovati ad affrontare una squadra inglese mista (Uff.le, Sott.le, Musico Highlander,; 4 Rifles; 2 Royal Marines), reggendo bene quando si è verificata la morte istantanea di uno Shuetzen e distruggendo o mettendo in fuga (a causa dei fallimenti ai test di morale) l’intera squadra nemica con la sola perdita di un fante e uno Schuetzen. Devo dire che se l’inglese non si fosse buttato, nelle fasi iniziali dello scontro, con troppa foga contro i miei Bavaresi, forse gli esiti potevano essere differenti.
Last but not last, l’ottimo pranzo nella pizzeria/ristorante sardo di fronte al negozio dove si teneva il toneo.
Le foto del torneo sul sito del WA.SP.
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