IL BLOG DI ROBERTO

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giovedì 24 marzo 2011

C'E' CULTURA E CULTURA.....


Qualcuno aveva promesso di non mettere nuove tasse…..
Adesso lui si ritroverà il naso un po’ più lungo e noi la benzina aumentata di 1-2 centesimi per finanziare la Cultura.
Se per finanziare Cultura s’intende anche finanziare il wargame, sarei ben contento; il wargame è Cultura.
Purtroppo loro quando parlano di Cultura non danno a questa parola lo stesso significato che si trova sul dizionario, bensì intendono soggetti ben individuati il cui foraggiamento produce una contropartita politica più o meno grande. Infatti la maggior parte della somma, è destinata al FUS (Fondo Unico per lo Spettacolo) e questi soldi saranno utilizzati per finanziare teatri, fondazioni, produrre film ecc.
Non ci sarebbe nulla di male, se poi non si fosse obbligati a pagare dei biglietti d’ingresso a prezzi alti se non altissimi per vedere gli spettacoli ed è qui che le cose iniziano a non tornare.
In realtà non si sta parlando di finanziare la Cultura nel suo insieme, come dicevo prima, bensì un preciso numero di soggetti.
Questi stessi soggetti però fanno anche pagare un biglietto per poter assistere al loro spettacolo e ripeto, non a prezzi bassi. Sarebbe giusto quindi che non avessero nessun finanziamento pubblico e che il loro lavoro fosse ripagato dalla vendita dei biglietti. Se hanno fatto un buon lavoro, lo spettacolo è un successo, incassa e loro guadagnano; se hanno prodotto una schifezza non prendono un euro e spariscono dalla scena com’è giusto che sia.
In questo modo invece gli si permette di produrre le schifezze più assurde, tanto il quattrino gli entra in ogni caso in tasca.
Così, ad esempio, saranno finanziate produzioni di film che poi non raggiungeranno mai le sale cinematografiche, ma saranno trasmessi da RAI3 alle due di notte.

Oppure istituzioni come il Maggio Musicale Fiorentino. Il comportamento tenuto dal Maggio in Giappone è una cosa che mi ha fatto vergognare in primo luogo come Fiorentino ed in secondo come Italiano.
Appena dopo il terremoto, 15 dipendenti sono subito rientrati in Italia per loro autonoma decisione, senza aspettare direttive; dovrebbero essere licenziati immediatamente!
Gli altri hanno incominciato a lamentarsi e a chiedere di rientrare e per di più i loro parenti hanno inscenato pietose dimostrazioni per chiederne il rientro.
Giudico il contegno del personale del Maggio poco professionale, si sa che una delle prime regole è che lo spettacolo deve continuare qualunque cosa succeda. Di conseguenza dovevano stare zitti e buoni e andare avanti con il loro programma, finche non arrivava un giapponese a dire che non potevano esibirsi perché il teatro era crollato, allagato o contaminato dalle radiazioni.
Invece cosa hanno fatto? Si sono messi a piangere e a strillare, dimostrandosi tutto fuorché artisti o professionisti. 

Di fronte a quello che è successo ai giapponesi, le loro lamentele erano del tutto fuori luogo.
Adesso hanno pure il coraggio di fare un esposto alla Procura “perché sia fatta chiarezza sui fatti legati alla tournée in Giappone del Maggio musicale fiorentino”, in quanto ritengono che la loro vicenda non sia stata gestita come dovuto!
L’esposto doveva farlo la Direzione del Maggio per licenziarli tutti, visto il loro comportamento per nulla professionale!
Ecco cosa andremo a finanziare con i nostri soldi!
Per di più: Al ritorno i reduci dal Giappone troveranno una unità di medici e psicologi ad accoglierli. Li mette a disposizione il Comune che ha aperto un punto operativo proprio all'interno del teatro. Sono previsti accertamenti sulla radioattività e colloqui per un supporto psicologico che aiuti a superare lo shock.”.
Corretti gli accertamenti per la radioattività (che comunque hanno rivelato livelli minimi e accettabili), ma lo shock io glielo avrei fatto superare a lecciate!!!
Per fortuna che almeno una parte di loro si è riscattata con la decisione di proseguire:
La decisione di proseguire nel calendario del tour è stata presa, malgrado le perplessità del sindaco Renzi e malgrado le richieste da parte di molte famiglie di far rientrare subito a Firenze anche gli orchestrali, dopo una tormentata riunione con il maestro Zubin Mehta. Il direttore ha dichiarato fermamente l'intenzione di proseguire la tournée a costo di integrare i professori d'orchestra mancanti: fermare il tour sarebbe stato lesivo dell'immagine del Maggio nel mondo oltre che una catastrofe finanziaria. Alcuni lavoratori presenti all'assemblea parlano di un Mehta "infuriato" con i musicisti determinati a non proseguire il tour, e definiscono la decisione di andare a Shangai "imposta". Marco Salvatori, portavoce dell'Orchestra, sottolinea invece come "la scelta di proseguire sia stata presa all'unanimità: siamo impauriti dalla catastrofe, vorremmo tanto riabbracciare i nostri cari, ma abbiamo un impegno da onorare".
Che tristezza, non ci resta altro che diminuire l’utilizzo delle auto, pur di ridurre i finanziamenti a gente simile.

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