IL BLOG DI ROBERTO

Idee, progetti, lavori in corso e altro ancora.....

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venerdì 29 luglio 2011

LIBERATA LA "RBD ANEMA E CORE"

E' tornata in liberta' la M/cisterna "RBD Anema e Core". I pirati alle 22,37 del 28 luglio hanno abbandonato la nave, ora in navigazione verso una posizione sicura, e da bordo il comandante informa che gli uomini dell'equipaggio stanno tutti bene.
Dalla ritrosia a rilasciare dichiarazioni del ministro degli esteri Frattini, si capisce che il rilascio è avvenuto perché le richieste dei pirati sono state soddisfatte.
Adesso sono tutti felici, ogni parte in causa ha ottenuto quello che voleva, e chi se ne frega di cose sorpassate come l’orgoglio nazionale e simili.
Però forse qualcosa si sta smovendo. Da notizie del TG1 di questa sera, pare che gli armatori premano per poter imbarcare personale armato, magari ex militari. Probabilmente si apriranno nuove prospettive di lavoro per i tanto bistrattati “contractors”.

mercoledì 27 luglio 2011

I DIMENTICATI.......

Una terza nave italiana e' dal 25 luglio nelle mani dei pirati. Il mercantile "Anema e core" della compagnia Rdb Armatori di Torre del Greco e' stato sequestrato mentre navigava nel Golfo del Benin. A bordo 23 uomini di equipaggio, di cui 22 filippini, un capitano rumeno e due italiani (un ufficiale e un allievo ufficiale).
La nave, che trasportava gasolio da autotrazione, e' stata abbordata da tre pirati armati mentre si trovava 23 miglia a sud di Coutonou, in Benin. L'allarme e' stato lanciato nelle prime ore di domenica da un sistema automatico della nave.
Come al solito la Farnesina ha comunicato di aver attivato tutti i canali politici e diplomatici per favorire la liberazione della nave.
TRE PIRATI! Non è possibili farsi sequestrare una nave da tre sole persone! Se si fossero adottate le misure che avevo suggerito nel precedente post sulla Savina Caylin, e almeno le misure passive si potevano adottare, visto che la nave è stata costruita solo un anno fa e la pirateria non è più una novità, forse questo sequestro si poteva evitare. Sembra che l’unica innovazione in questo senso, sia stata l’installazione del sistema di allarme automatico. Mah!
Le altre due navi italiane ancora nelle mani dei pirati sono la Savina Caylin, petroliera sequestrata l'8 febbraio a 880 miglia dalla Somalia con i 22 membri di equipaggio, tra cui cinque italiani e la motonave Rosalia D'Amato, assaltata il 21 aprile al largo dell'Oman e trasferita a nord di Mogadiscio, con a bordo 22 uomini tra cui sei italiani.
Lasciati lì e dimenticati da un paese che ha preoccupazioni ben più importanti per la testa, come le sedi distaccate di qualche ridicolo ministero. 

L’altro dimenticato, è Gheddafi.
Come disse Badoglio ai suoi tempi “la guerra continua”, ma nessuno ne parla.
 
Intanto proseguono i bombardamenti, ma già si stà diffondendo la notizia secondo la quale cominciano a scarseggiare le riserve di bombe. Ci si va ad impegnare in una guerra e poi non si hanno nemmeno i mezzi per farla. Ma ovviamente si pensava di poter fare una guerra lampo. Pare comunque che sfruttando un accordo NATO, queste possano essere trasferite dalle riserve delle nazioni non direttamente impegnate nell’attacco.
Comunque Gheddafi è tuttora ben ancorato al suo posto e i delinquenti di Bengasi, carenti di forze e addestramento, al momento non sembrano in grado di sloggiarlo.
Non si è ancora capito che le guerre non si possono vincere con la sola aviazione. Gli aerei certo danno un grande aiuto, ma è sempre e solo il povero semplice fante che poi assicura la vittoria, occupando il terreno e scacciando il nemico.
Pertanto mi sembra inutile continuare a gettare via i soldi dei contribuenti in inutili bombardamenti che, se non sono seguiti da un massiccio intervento di forze di terra, sono più dannosi che utili.
Ma per il momento nessun paese europeo sembra intenzionato ad intervenire, nemmeno la Francia che ha la possibilità di utilizzare la Legione Straniera, forza militare spendibile senza che nessuno pianga più di tanto per i suoi morti. Ma se non si ha mai avuto l’intenzione di intervenire in prima persona, era meglio lasciar fare a Gheddafi. A quest’ora avrebbe già pacificato il paese!
Invece no, si è dato retta a dei rivoltosi senza nemmeno sapere quanti erano, cosa volevano, che capacità avevano e chi rappresentavano.
Pare comunque che la lezione sia stata capita, visto che ci si è ben guardati da un qualsiasi serio intervento, anche solo a parole, contro la repressione delle proteste in Siria. Per non parlare dell’Egitto, dove si spera che i generali al potere adesso, possano rimettere le cose in ordine.

Poi si accusa il povero Silvio di non occuparsi dei problemi dell’Italia (quali siano, poi non lo specifica nessuno). Una guerra e tre navi sequestrate se non sono problemi dell’Italia, non so quali altri possano essere. Ma mi sembra che dei problemi dell’Italia non importi niente a NESSUNO.

lunedì 25 luglio 2011

INSORTI IRAKENI

Ho completato anche gli insorti irakeni per lo scenario di prova del nuovo regolamento “Force on Force”.
Si tratta di miniature in plastica in scala 1/72 della Cesar.
Inoltre ho anche fatto alcuni indispensabili elementi di paesaggio, come palme, muretti e una casa mediorientale.


Naturalmente ho realizzato anche l’obiettivo dello scenario: un pilota occidentale abbattuto che dovrà essere recuperato da una squadra di Marines americani. Il pilota è una miniatura in metallo in 20 mm. della Elhiem Figures.




domenica 17 luglio 2011

IL VARO DELLA FREGATA CARLO BERGAMINI

FREMM, (FRegate Europee Multi-Missione), è la sigla che identifica una nuova generazione di fregate che nascono come progetto congiunto tra Italia e Francia. Il progetto FREMM segue la logica di collaborazione tra le industrie della difesa italiane e francesi già sperimentato con la realizzazione del programma Orizzonte. la prima di questa classe, la Fregata Carlo Bergamini è stata varata il 16 luglio 2011 al Cantiere navale FINCANTIERI di Riva Trigoso.

Le fregate saranno realizzate in due versioni: lotta antisommergibile (Anti Submarine Warfare) o multiruolo (General Purpose).
Madrina del varo è stata la Signora Maria Bergamini Roedler, nipote dell’Ammiraglio Bergamini.
II modello produttivo impiegato dallo Stabilimento Fincantieri Di Riva Trigoso per la costruzione di Nave Carlo Bergamini è altamente innovativo e prevede la realizzazione dell’Unità in officina coperta appositamente attrezzata, ove sono assicurate quindi condizioni ottimali per il conseguimento delle elevate qualità che caratterizzano le lavorazioni. Non convenzionale è il sistema adottato per la messa a mare che prevede, in sostituzione del tradizionale varo per scivolamento, il trasferimento dello scafo su un pontone di servizio mediante carrelli gommati autosollevanti e autolivellanti. Questa fase, sarà seguita dalla movimentazione a mezzo degli stessi carrelli sul pontone ormeggiato e, quindi, sarà trasferito nel bacino galleggiante del cantiere e portato in galleggiamento mediante allagamento del bacino.
Tale sistema già impiegato per le Unità della Classe Comandanti, per Nave ELETTRA, per i Sommergibili Classe “TODARO” e per le Unità della Classe “ORIZZONTE” ha soppiantato il tradizionale varo per scivolamento presso tutti i cantieri Fincantieri. Ultima Unità varata con il sistema tradizionale è stata la Portaerei "Cavour" il 20 luglio 2004.

lunedì 11 luglio 2011

MI PIACE L'ODORE DEL NAPALM AL MATTINO.

Questa celebre battuta del Col. Kilgore nel film Apocalipse Now, indica che al momento mi sto dedicando un po al moderno. Complice la recente uscita del regolamento Force on Force pubblicato dalla Osprey.

Al momento ho realizzato una squadra di fanteria americana utilizzando i soldatini in plastica in scala 1/72 della Cesar e sto dipingendo un po di insorti irakeni, sempre della stessa ditta, per un primo scenario di prova del regolamento.

lunedì 4 luglio 2011

1° OPEN DAY TOSCANO DI SDS

Domenica 3 luglio si è svolto ad Agliana il 1° Open Day Toscano di SDS, organizzato dai club toscani + il WA.SP. (vista la posizione sul confine della città di La Spezia che, a convenienza, può essere considerata come Toscana oppure come Liguria).
Doverosi complimenti e ringraziamenti ad Andrea e alla sua famiglia per la splendida organizzazione e ospitalità che hanno permesso lo svolgimento di questo Open Day.
Si è trattato di una magnifica giornata passata in buona compagnia per testare il funzionamento della versione 3.0 delle regole da torneo di SDS.
Da segnalare l’ottimo comportamento della mia squadra di coscritti di fanteria russi che mi hanno permesso, grazie anche ad alcuni errori dell’avversario, di vincere l’unica partita della giornata. In particolare si sono distinti il granatiere del Reggimento Pavlov, non nuovo ad imprese del genere.
 E la figura, che in mancanza di un vero sottufficiale, avevo designato come tale in quanto facilmente riconoscibile per essere l’unico soldato senza berretto. Insieme a quattro coscritti ha tenuto a bada il grosso della squadra nemica, dando il tempo al resto dei suoi compagni di aggirare i nemici e di prenderli sul fianco.
Avevo intenzione di prendere successivamente una figura per fare il NCO dei russi, però penso che lui si sia meritato la promozione sul campo e quindi nei prossimi tornei potrà sfoggiare i suo galloni da sottufficiale.
Ma il vero “cuore” della giornata è stato l’intervallo tra le partite del mattino e quelle del pomeriggio, dove il servizio di sussistenza organizzato dalla famiglia di Andrea si è manifestato in tutta la sua potenza ed è stato oltremodo apprezzato da tutti partecipanti.
Tanto apprezzato, che diversi giocatori hanno dimostrato evidenti difficoltà nell’impegnarsi nelle due partite pomeridiane.
Di certo è difficile pensare di fare due partite dopo un ottimo pranzo e un bel sigaro Avana originale con accompagnamento di rum cubano.
Infatti avevo proposto di fare nel pomeriggio una bella partita a Blood Bowl. Però si è scoperto che  il personaggio che per mesi mi ha sempre vantato questo gioco, in realtà non ci ha mai giocato, non ha il regolamento, ha a malapena un po’ di miniature e non si è sicuri che abbia il campo di gioco!
Di conseguenza mi sono dovuto fare altre due partite a SDS, perdendole entrambe.
Di nuovo complimenti e grazie ad Andrea e alla sua famiglia.

SHIPWRECK

Ho provato il regolamento per il combattimento navale moderno SHIPWRECK. Le meccaniche di gioco funzionano bene, è di facile apprendimento e scorre bene.
Il problema è che, a mio parere, la guerra navale moderna è di difficile riproduzione su un tavolo da wargame di dimensioni relativamente limitate.. 
Le armi moderne sono in grado di colpire il bersaglio a distanze enormi, pertanto il combattimento di prova che ho fatto tra Russi e Americani, ognuno con un incrociatore, un cacciatorpedienere e due elicotteri, ha visto solo un paio di mosse di movimento delle navi, poi chi ha scoperto ed identificato il nemico per primo ha lanciato i suoi missili ed all’altro non  è restato altro da fare che cercare di abbatterne il maggior numero possibile. Nonostante il fuoco di tutti i sistemi possibili ed il lancio di chaff, almeno un paio di missili riescono sempre a passare e quando colpiscono i danni sono sempre pesanti.
In pratica il combattimento si riduce solo ad un paio di movimenti e poi nella fase di scambio missili. Al contrario degli scontri della II GM che avvenivano a distanze molto minori, non si può mettere in atto nessuna manovra o strategia particolare.
Credo pertanto che continuerò a dedicarmi al navale della II GM, lasciando perdere per il momento il moderno, per la cui simulazione trovo più adatto il PC (con l’ottimo programma Harpoon) o i vecchi boardgames della Victory Games della serie delle “Flotte”.