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giovedì 9 febbraio 2012

I DUE IGNORANTI…. NEL SENSO CHE IGNORANO.

I casi sono due, o io sono un ignorante oppure lo è l’avvocato del Comandante Schettino.

Mi riferisco alle cosiddette “paratie deboli”, riporto di seguito quanto pubblicato da diversi giornali:
“……é la stessa tesi sostenuta dall’avvocato Bruno Leporatti che assiste Schettino. Nella memoria che ha depositato al gip e che contiene le sue deduzioni in vista dell’incidente probatorio richiesto dal pm, il legale aggiunge l’elemento dello scarso funzionamento di alcuni servizi di sicurezza e di controllo sulla nave. A suo dire, la Concordia - secondo quanto riferito da Schettino - «aveva chiesto inutilmente, più volte, la messa in funzione della pompa di zavorra o di bilanciamento». «Non fu neanche possibile avviare le pompe esaurimento grandi masse - considera l’avvocato -. Tali fatti dovranno formare oggetto di ulteriore tema dell’accertamento peritale in modo che esso chiarisca se gli impianti di emergenza funzionarono o meno. Ci sono poi da valutare anche le cosiddette paratie deboli. L’accertamento peritale dovrà estendersi anche al comportamento seguito all’allagamento della nave. Le paratie sono quei tramezzi di separazione delle varie parti della nave destinate a cedere in conseguenza della pressione dell’acqua al fine di garantire l’allagamento del bastimento in modo simmetrico». Un dato importante soprattutto per la posizione del comandante che è stato accusato di aver tenuto la nave in asse per quasi due ore senza decidere di sbarcare i passeggeri”.

Io ho sentito parlare di “paratie rinforzate”, ma mai di “paratie deboli”. Sarei grato, a questo punto, se qualcuno, esperto in argomenti navali, potesse illuminarmi sull’argomento.

L’avvocato dice: “Le paratie sono quei tramezzi di separazione delle varie parti della nave destinate a cedere in conseguenza della pressione dell’acqua al fine di garantire l’allagamento del bastimento in modo simmetrico”.

Se ho capito bene dei punti, appositamente e opportunamente posizionati, destinati a cedere sotto la pressione dell’acqua entrata in un compartimento, in modo che sia possibile allagare anche il compartimento adiacente così da mantenere la nave dritta.
Ma vi sembra logico?
Restiamo al caso della Costa Concordia. La nave è dotata di sei diesel-generatori suddivisi in due locali adiacenti, separati da una paratia stagna, uno posizionato sul lato sinistro ed uno sul lato dritto. Per garantire l’alimentazione alla nave bastano tre generatori.
Facciamo il caso che la falla, invece di interessare lo scafo per una cinquantina di metri, fosse stata limitata al solo locale generatori di sinistra. A questo punto la nave ha un solo compartimento allagato e la galleggiabilità non è affatto compromessa, sebbene possa assumere qualche grado di sbandamento a sinistra; con l’alimentazione data dai tre generatori del locale di dritta può tranquillamente raggiungere il porto più vicino. Intervengono invece le famose paratie deboli che cedono e…. fanno passare l’acqua nel locale generatori di dritta. Bella furbata! Adesso la nave non è più sbandata, è perfettamente orizzontale, ma ha perso i generatori di dritta, rimanendo di fatto immobilizzata!
Altra considerazione. La nave è progettata per poter galleggiare con tre compartimenti adiacenti allagati. Sbandata quanto volete, ma galleggia sempre e c’è tutto il tempo per richiedere i soccorsi ed eventualmente mettere il salvo passeggeri e equipaggio. Se invece, in questa situazione, intervengono le “paratie deboli”, ci troveremmo come minimo con sei locali allagati. Conseguenza la nave affonda, perfettamente dritta, ma affonda.
Adesso se vi sembra logico installare a bordo dei congegni che in caso di allagamento, in modo del tutto automatico e senza nessuna possibilità di controllo manuale, fanno passare l’acqua dall’altra parte…… datemi pure dell’ignorante!

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