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mercoledì 14 settembre 2011

PRIMA PROVA DEL REGOLAMENTO FORCE ON FORCE (2)

Alla fine la precisione ed il volume di fuoco dei Marines americani hanno prevalso sul valore degli Irakeni. Una sezione di Marines è riuscita a prendere contatto con il pilota abbattuto e a farlo uscire dal tavolo. In particolare due sezioni irakene sono state ridotte all’impotenza quando tutti i componenti sono stati colpiti dal fuoco americano, ma non c’era nessuna figura entro la distanza di coesione (2”) per prestare i primi soccorsi e verificare lo stato dei colpiti (che possono risultare illesi, feriti leggeri, feriti gravi o morti).
Durante questa seconda parte del gioco abbiamo fatto molti meno errori che nella prima, a dimostrazione che il regolamento è di facile apprendimento.
In conclusione Force on Force ci è piaciuto molto. Le meccaniche di gioco permettono ad entrambe le parti di avere le proprie occasioni ed il meccanismo di azione/reazione tra le unità del giocatore di iniziativa e quelle del giocatore non di iniziativa, da un clima di incertezza ad ogni azione pianificata dai giocatori.
Interessante anche il meccanismo di “Fog of War”, quando un giocatore ottiene un “1” come risultato al dado in un test di reazione, deve estrarre una carta da un mazzo apposito di “carte evento” (o lanciare un dado su un’apposita tabella se lo scenario la prevede al posto del mazzo di carte). La carta viene letta e l’evento applicato subito a meno che non sia una carta che può essere utilizzata anche in seguito. Gli eventi sono molto vari e i creatori di scenari ne possono aggiungerne di propri. In genere si tratta di colpi di artiglieria o mortaio sulle squadre nemiche o anche sulle proprie, mezzi che possono venire in appoggio, esplosioni di mine o IED, ecc.
Sicuramente è un regolamento che riesce a rendere molto bene il clima del combattimento moderno.

Per i prossimi incontri del WA.SP. stò preparando una variante di questo scenario, con un po’ più di truppe irakene, un terreno modificato con molti più ostacoli naturali e inserendo una tecnica irakena ed un elicottero AH-60 americano per incominciare a vedere, in maniera molto semplice, le regole per i veicoli e i mezzi aerei.

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